La parola a voi

Le difficoltà dell’allattamento – la storia di S.

Ed ecco che eri con me.
Era mio desiderio e dovere nutrirti di latte e amore ed abbiamo scelto, con tutte le nostre forze, che l’allattamento al seno era proprio la strada giusta per noi .. con tutte le gioie e i dolori che questa scelta avrebbe portato con sè. Sapevo che da lì in poi sarei sempre dovuta essere a tua disposizione e speravo che la natura stesse dalla nostra parte!
Ti sei attaccata al seno solo dopo qualche ora dal parto, naturale ma lungo e faticoso per entrambe. Già, però, erano iniziate le 150mila paure, volevo disperatamente nutrirti ancora di me, ma tu sembrava volessi solo riposare… come darti torto, lo volevo anch’io!
Però ecco il nostro momento, intimo, fantastico. Non mi aspettavo di sentire delle nuove “contrazioni” o che si presentassero alcune ragadi, ma noi eravamo più forti e abbiamo continuato alla grande, stringendo denti ed occhi, sembrava che lo avessimo sempre fatto.

Da quel momento in poi iniziò il nostro lungo percorso, crescevi alla velocità della luce..ma che fatica! Ti attaccavi sempre -o meglio, non ti staccavi mai- ed io cominciavo ad essere un po’ provata, ma ti guardavo e la luce nei tuoi occhi e la ciccietta nelle tue guance mi rassicuravano. Tutte le paure sparivano.

I primi sei mesi sono andati alla grande e sei cresciuta tantissimo. Poi abbiamo provato ad iniziare lo svezzamento con calma e fatica. Allo stesso tempo sono iniziati anche i vari commenti: “il tuo latte ormai sta diventando acqua”, “così la vizi” ..ed io morivo dentro! Ma tu, solo tu, mi facevi capire che il nostro latte non era acqua, ma nettare, amore, fiducia. D’altro canto il peso non aumentava più così facilmente ed io, presa dallo sconforto, ero assalita da paure che non avevano modo di esistere, visto che tu eri in piena salute, sorridente, giocosa e amorevole. Pensavo: “E se fosse davvero come dice la gente?!” Mi sono lasciata invadere. Non volevo e non potevo crederci…così grazie a Rachele e alla fiducia che tu, figlia mia, mi hai fatto guadagnare in noi…ho ritrovato la forza di credere nel nostro percorso. Non abbiamo mollato.

Passano i mesi ma i commenti sono sempre gli stessi “ Non serve più”,“ Non sarà mai autonoma”, “Ormai è solo una coccola”… beh non è così! Sei una bambina ad alto contatto, portata in fascia, allattata e dormi con noi nel lettone e nonostante gli altri credano che questi siano “vizi”, tu sei socievole, curiosa, spensierata, felice ed hai la grande consapevolezza che la tua mamma è sempre con te e che ci sarà per sempre.

Il mio latte non è acqua, è amore, è consolazione, è coccola, è nutrimento, è vita.

Non importa ciò che pensa e dice la gente, basta guardarti per capire che per noi questa è la strada giusta, con tutte le sue difficoltà da affrontare e superare.
16 mesi di amore liquido.

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